- Scritto da Matilde Borgogno Notizie dal Galilei
Dal 04 al 10 aprile un gruppo di studenti e docenti del Liceo Galilei è stato a Cracovia, restituendo così la visita del gruppo polacco, nell’ambito dello scambio culturale con il IX Liceum di Cracovia. Gli studenti raccontano così la loro esperienza…
Si è da poco conclusa la settimana di scambio culturale con la Polonia , a cui hanno partecipato 14 dei ragazzi della nostra scuola.
Noi ragazze e ragazzi abbiamo alloggiato presso le nostre famiglie ospitanti a Cracovia, che un pò avevamo già imparato a conoscere tramite i nostri partner, e abbiamo avuto così la possibilità di condividere tanti momenti quotidiani e speciali con loro.
Abbiamo avuto una settimana ricca di esperienze diverse: una scuola diversa, abitudini diverse, una città grande e moderna ma anche ricca di storia.
Ogni esperienza e ogni luogo che abbiamo visitato ci hanno dato modo di pensare e infatti numerosi ed importanti sono gli spunti di riflessione che porteremo sempre con noi.
Cracovia, che abbiamo visitato in diversi momenti e di cui abbiamo visto i diversi aspetti: il quartiere ebraico per esempio o l’Università Jagellonica in cui ha studiato Copernico o più recentemente Papa Wojtyla. Cracovia è completamente diversa dal modello di città a cui siamo abituati, è una metropoli europea con quasi un milione di abitanti, grandi strade, tantissimi parchi, trasporti veloci ed efficienti. Siamo scesi nelle famose miniere di sale di Wieliczka, una delle miniere più antiche al mondo, dove i minatori hanno costruito una cattedrale tutta scolpita nel sale. Una scoperta inaspettata, anzi una vera sorpresa per tutti noi.
Indimenticabile e toccante è stata la visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Le parole non bastano a descrivere le emozioni che abbiamo vissuto camminando tra le baracche del campo o visitando il museo, per poi restare in silenzio davanti al muro della morte.
È stata una settimana piena di sorrisi, gioia, felicità e condivisione, ma anche di emozioni e di pianti e tristezza soprattutto nel momento dei saluti all’aeroporto.
Per una settimana abbiamo vissuto a contatto con i nostri amici, le nostre amiche, i genitori ospitanti, le professoresse , e se all’inizio di questa esperienza tutti loro ci apparivano come degli estranei, in poco tempo ognuno di loro ha trovato spazio nel nostro cuore.
Un enorme grazie a nome di tutti noi alle professoresse Vittoria Moraci e Valentina Venturi che ci hanno accompagnato in questa unica avventura, tenendoci è vero sempre sotto controllo ma, al tempo stesso lasciandoci liberi di viverla pienamente e di creare i nostri meravigliosi ricordi.