Le due caponiere

Le caponiere, in numero di due, sono poste simmetricamente sui vertici della pianta pentagonale, nelle direzioni sud-est e sud-ovest. Un lungo corridoio a galleria (40 m.) ricavato sotto il terrapieno, mette in comunicazione l’interno del forte con postazioni di difesa poste lungo il muro alla Carnot e nelle caponiere. La galleria o poterna era pavimentata con ciottolato costituito dai sassi del fiume Adige, per consentire il transito sia dei soldati che dei carri per la movimentazione delle artiglierie.

Il soffitto della galleria è costituito da una serie continua di volte a scalare verso il basso mano a mano che ci si allontana dall’ingresso creando una particolare diffusione della luce proveniente dall’esterno. L’ultima parte della galleria esce allo scoperto del terrapieno, il soffitto con volta a forma ogivale è coperto da lastre di pietra fortemente inclinate per renderne difficoltoso l’eventuale transito di soldati avversari ormai entrati nel recinto del muro alla Carnot.

All’innesto della galleria con la caponiera vi è un locale con due porte laterali simmetriche per consentire alla truppa immessa nella galleria il suo rapido posizionamento nelle postazioni di difesa lungo il muro alla Carnot.

Queste porte erano chiuse con grossi battenti in legno rafforzati da lamiera metallica posti su cardini “rovesci”. Anche in caso di superamento da parte degli avversari del muro alla Carnot , la caponiera continuava a svolgere la sua funzione difensiva rimanendo collegata dalla galleria con l’interno del forte.

Ogni caponiera era articolata in più locali: quattro postazioni simmetriche di artiglieria in “casamatta” per battere il fossato, con caratteristiche analoghe a quanto illustrato nel fronte di gola.

Vi sono inoltre due corpi semicircolari avanzati detti orecchie di gatto, che costituiscono le postazioni dei fucilieri che attraverso le numerose feritoie del muro potevano difendere con un tiro di fiancheggiamento il fossato. La copertura era ricoperta da terreno vegetale a forte spessore per garantire l’opportuna protezione da un’eventuale tiro di artiglieria nemica.

 
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